sabato 30 giugno 2007

Tęsknota

Sowa
K.I. Gałczyński

We śnie jesteś moja i pierwsza
We śnie jestem pierwszy dla ciebie
rozmawiamy o kwiatach i wierszach
psach na ziemi
i ptakach na niebie

We śnie w lasach są jasne polany
spokój złoty i niesłychany
pocałunki zielone jak paproć

albo jesteś egipska królowa
jak miód słodka i mądra jak sowa
a ja jestem dla ciebie jak światło.



Tam, albo nie... tam.

Racja brachu
Więc wypijmy za to
A kto z nami nie wypije
Tego we dwa kije
Prawe do lewego
Wypij kolego
Przecież wiemy nigdy nie ma tego złego


Edit, a grande richiesta:

I.
Gufo

Nel sogno sei prima e mia
Nel sogno sono primo per te
Parliamo di fiori e di versi
di cani in terra
e uccelli nel cielo.

Nel sogno ci sono prati chiari
Tranquillità dorata e sconfinata*
Baci verdi come felci

Forse sei una regina egizia
come il miele dolce e saggia come un gufo
e io sono per te come luce.

Jota, to nie tak?

Ja próbowałam...
with a little help from my friend M.P. ;)


Per l'altra parte evito la traduzione. Comunque è roba de noi arcolici.

venerdì 29 giugno 2007

L'era delle macchine!

Scrivo su Microsoft Word questa frase:
Le domande, redatte secondo il modello di cui all’allegato 2 e corredate dalla dichiarazione di cui all’allegato 3 del presente bando, debbono pervenire esclusivamente all’ente che realizza il progetto, entro il termine perentorio delle ore 14.00 del 12 luglio 2007.
e il correttore mi dice:
il soggetto e il verbo utilizzati non concordano. Sostituire debbono con cedolina.
Beh.


Cani sciolti

(Ci sono dei bloggs veramente interessanti, che s'occupàmo de cose civili e d'artre cose ma soprattutto de cose che è mpossibbile de sopporta' 'n questa nostra società de cani abbandonati n'autostrada. Aho damoce na mossa ragazzi, firmateme anche voi pecché nun c'ho santi in paradiso e nun c'ho voglia de tornà sotto a quer tavolo de vetro pe' riave' la popolarità mia che c'avevo, aho. Corona sei 'no stronzo eppoi te scommetto che maltratti pure gli animali.)

Ho appena finito di leggere un libro intitolato "Avevo vent'anni" che è capitato a casa mia per caso - un po' come me - : la tizia della foto copertina si assomiglia a mia madre (così dice chi gliel'ha regalato). Allo stesso modo, cioè per caso, ho scoperto che l'idea del libro è partita da un incontro di Franceschini con mio zio, e la prima storia è sua.
Parla di Bologna, parlano di Bologna i suoi studenti del '77.
È strano sentir parlare così bene e con tanto entusiasmo di una città che a me è sembrata una sorta di gabbia senza luce, una città senza spirito e con un altissimo tasso di intolleranza da parte di tutti.
Però lasciando da parte le opinioni personali, che sono naturalmente influenzate da esperienze e incontri, mette un po' paura che una città abitata oggi da quegli studenti settantasettini comunisti e liberali abbia svoltato improvvisamente (e tanto) a destra. Peggio ancora, tanto a centro destra. Mi piacerebbe sapere la causa di tutto ciò... sono state le BR? Moro?
Mah.

mercoledì 27 giugno 2007

Here, There, and Everywhere

Un 26 giuno da paura:
I miei cinque anni di studio della lingua inglese - con la famigerata G.M., mica briciole - non son serviti a niente. Mi fu chiaro quando in London's Stansted Airport mi fermò una poliziotta di chiaro origine indiano per chiedermi chi ero, da dove venivo, dove andavo, e un Fiorino: non mi son serviti a niente. Non riuscivo a dire che arrivavo dalla Spagna, che andavo in Italia con un volo dallo stesso aeroporto, dopo sole tre ore.
In verità vi dico, neanche fu che la signorina avesse grande elasticità mentale. Ogni tre minuti bisognava rinfrescarle la memoria: Please speak slower, I don't understand you. Che umiliazione. Ora che ci penso magari lo faceva apposta... no, no, è proprio che il mio inglese non c'è più, chevvolete, anche l'italiano i primi giorni a casa mi abbandona.
Dico cose strane.
Noi emigranti siamo così: parliamo fra di noi in una neo-lingua che capiamo alla perfezione. Una lingua ricca e armonica, ma diciamo cose strane, sopportiamo le facce e le risate di quelli che non sono come noi e a volte anche la loro compassione. La cosa più brutta è quando la gente crede che tu faccia errori di lessico o grammatica a proposito, tipo dire "como" invece di "come" per far notare che sai lo spagnolo. Terribile. Ma un giorno, alla facciaccia vostra, raggiungerò l'agognato nivel de lengua che permette la perfetta distinzione fra una e l'altra. E so che quel giorno tornerà anche il mio Inglese. E il mio Francese. E l'Arabo, il Greco, il Polacco.
Quel giorno è vicino.

venerdì 1 giugno 2007

Anche su Internazionale si erano accorti della traggedia:

E un lampo di genio fulminò un lettore.

Commento di roberto:
se da grande giochera' a calcio spero le diano il N.5
Grazie, Roberto.